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Più in profondità:

Educatore ed Istruttore Cinofilo sono due figure differenti?

Bella domanda!

In Italia esistono diverse interpretazioni di queste figure, stabilite dalle diverse sigle associative presenti, che ne hanno codificato il termine secondo la loro interpretazione, vediamone alcune:

Educatore Cinofilo (ora normata a livello UNI 11790):

  • si occupa di seguire i proprietari nella corretta gestione del cane all’interno nel contesto famigliare principalmente del cane da compagnia, facendo in modo che vi sia una convivenza serena, rispettosa dei bisogni del cane e delle esigenze dei proprietari.

Istruttore Cinofilo (esistono più interpretazioni, a seconda delle varie scuole e filosofie di pensiero) :

  • si occupa di seguire cani e proprietari nello pratica di particolari discipline cinofilie di vario tipo, siano esse puramente ludiche, che agonistiche, che di protezione civile, ecc… (mobility, agility, rally-o, obedience, ipo, nosework, ecc..)
  • si occupa di problematiche comportamentali che non spetterebbero invece all’Educatore Cinofilo. Secondo altri questa figura viene definita Rieducatore Cinofilo.
  • si occupa di seguire cani e proprietari sia nella corretta gestione nell’ambito della compagnia che nell’insegnamento delle discipline cinofile, che del cane lavoro per compiti specifici (questa è la definizione a mio avviso più consona).

Ti suggerisco di avere bene in mente che un titolo è solo una denominazione, quello che conta è quello che attraverso le tue competenze e la tua esperienza sei in grado di offrire!

A livello internazionale, soprattutto nei paesi del Nord Europa, ed Anglosassoni (UK – USA – Sud Africa – Nuova Zelanda – Australia, ecc..) per quanto riguarda il settore al di fuori dell’ambito veterinario, ma che ha a che fare con il lavoro nell’ambito cinofilo, esistono unicamente due figure: il Dog Trainer ed il Behaviourist.

Il Dog Trainer è quella figura che si occupa di seguire cani e proprietari (o anche solo cani) nei diversi ambiti: compagnia, sport, utilità e lavoro.

Il Behaviourist o Dog Behaviour Consultant è quella figura che si occupa di seguire cani e proprietari nelle problematiche comportamentali che sono al di fuori della competenza veterinaria.

Sicuramente quello che è importante capire è che in ambito cinofilo, al di fuori di quello veterinario, esistono 3 aree di competenza:

  • compagnia
  • sport, lavoro ed utilità
  • problematiche comportamentali che non richiedono competenza veterinaria.

Spero che questa panoramica ti sia stata di aiuto, sta di fatto che chi opera in uno, in due o nei tre ambiti, deve avere le giuste competenze tecniche e deve essere in grado di insegnare tanto ai cani quanto alle persone.


Qual’è il valore aggiunto di questo corso rispetto agli altri presenti sul mercato?

Cogliendo lo scontento dei tanti allievi che ho avuto modo di incontrare nella mia carriera professionale e che hanno frequentato corsi di formazione di altre scuole, credo di essere riuscito ad implementare un corso che colmi diverse lacune.

Avrai la possibilità di avere una guida solida e competente, tanta pratica applicata che cura bene i fondamentali dandoti gli strumenti per andare oltre, il tutto sostenuto da una teoria comprensibile ed un approccio pragmatico ossia orientato alla pratica reale!

Il tutto sempre con lo sguardo rivolto in avanti facendo riferimento alla comunità internazionale dell’animal training professionale, piuttosto che rimanere mentalmente chiusi nella dimensione della limitata realtà nazionale.


Cosa serve per trasformare la passione per i cani in un vero e proprio lavoro?

La tua passione per i cane ti spinge a formarti, e forse un giorno vorresti farlo diventare un vero e proprio lavoro; cosa ti serve per questo scopo?

In Italia ad esempio l’Emilia Romagna, richiede a chi decida di operare nel campo degli animali d’affezione (il settore cinofilo vi rientra a pieno titolo) la frequentazione di un corso obbligatorio sul benessere animale (Legge Reg. 5/2005) al quale potrai accedere con qualsiasi attestazione tu abbia in mano.

Di fondamentale importanza abbiamo:

  1. il rispetto delle normative
  2. la giusta preparazione tecnica

Quello che ti occorre non è il cosiddetto “pezzo di carta”, ma sono competenze solide che, volente o nolente solidificherai con l’esperienza e per fartela avrai bisogno di tempo, pazienza ed umiltà.

Ciò che deciderai di appendere al muro mostrerà ad altri qual’è stata la tua strada formativa ma non ti darà qualche potere particolare in più, e soprattutto ti servirà a ben poco se le tue competenze vacillano, ed ora come ora il mercato è molto aggressivo, non dimenticartelo!

Al di fuori dell’ambito veterinario, professione per la quale è ovviamente richiesta un titolo di Laurea specifico e l’appartenenza all’ordine dei Medici Veterinari, per il resto che tu sia un Educatore, un Istruttore, un Rieducatore o un Addestratore rientriamo nell’ambito delle professioni non regolamentate, o anche definite non organizzate in ordini o collegi.

Questo lavoro è inquadrabile a tutti gli effetti nell’attività di consulenza e coaching.

Queste sono state disciplinate principalmente dalla Legge n.4/2013 che puoi consultare cliccando qui di seguito [legge 4/2013]

Eccone un paio di stralci:

Ai fini della presente legge, per «professione non

organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata

«professione», si intende l’attività economica, anche organizzata,

volta alla prestazione di servizi o di opere a

favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente

mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso

di questo, con esclusione delle attività riservate per legge

a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229

del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività

e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio

disciplinati da specifiche normative.

4. L’esercizio della professione è libero e fondato

sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di

giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di

buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela,

della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione

dell’offerta dei servizi, della responsabilità del

professionista.

Per quanto riguarda il resto, in ambito normativo devi seguire tutto ciò che ha a che fare con l’inquadramento fiscale, previdenziale ed assicurativo, se intenderai operare come libero professionista; oppure tutto quello che riguarda l’ambito associativo se deciderai che la tua attività cinofila opererà sotto questa forma.

In merito a come acquisire le tue competenze tecniche sei fortunatamente libero di scegliere in quale modo e con chi formarti; non vi sono imposizioni normative che impongono a nessuno quale percorso affrontare. Il tuo giudizio ti permetterà di fare la scelta che ritieni la migliore per te in quel momento.

Considera sempre però che, per un buon professionista:

  • umiltà e percezione dei tuoi limiti saranno due buone alleate da avere sempre con te,
  • la formazione non ha mai fine!

In merito a riconoscimenti, accreditamenti e certificazioni.

Sei libero di scegliere cosa avere in mano e quale deve essere il tuo iter formativo e comunque, sempre la Legge 4/2013 principalmente, ci aiuta in questo caso a districarci in questo ambito definendo che:

1. Coloro che esercitano la professione di cui all’ art. 1,

comma 2, possono costituire associazioni a carattere professionale

di natura privatistica, fondate su base volontaria,

senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con

il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire

il rispetto delle regole deontologiche, agevolando

la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole

sulla concorrenza.

Le associazioni possono solo riconoscere un corso la cui valenza è limitata all’ambito associativo e non possono certificare, pertanto il valore dell’attestazione rilasciata da quest’ultime è puramente autoreferenziale.

Non è possibile iscriversi ad albi, questi sono riservati per legge alle professioni ordinistiche (ovvero regolamentate).

Nessun Ministero riconosce un percorso formativo di una associazione.

2. Gli organismi di certificazione accreditati dall’organismo

unico nazionale di accreditamento ai sensi del

regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo

e del Consiglio, del 9 luglio 2008, possono rilasciare, su

richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad

alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma

tecnica UNI definita per la singola professione.

In questo settore avevamo la norma CEN CWA 16979:2016 DT Professional, che ora è stata sostituita dalla norma UNI 11790 (certificazione come EDUCATORE CINOFILO).

QUESTO CORSO, CON ESAME POSTIVO E’ ABILITANTE ALL’ESAME DI CERTIFICAZIONE UNI 11790 (cert. Educatore Cinofilo)

Questa certificazione è spendibile su tutto il territorio europeo.


Al termine del corso, con esame superato positivamente, cosa mi viene rilasciato?

La frequentazione del corso, con esito positivo dell’esame, ti permetterà di ottenere un attestato partecipazione al corso di formazione (attestazione di seconda parte) in EDUCATORE CINOFILO che ti farà entrare di diritto, sempre che tu lo desideri, nel Network di Educatori Cinofili – AlfaDog Training Academy godendo di opportunità esclusive ed agevolazioni per la partecipazioni ad altri corsi di formazione e specializzazione, workshop e seminari che durante l’anno vengono organizzati anche con relatori di fama internazionale.

Questo corso di formazione è volutamente slegato da associazionismi di vario genere, in modo tale da garantire ad ognuno in piena libertà di proseguire la propria strada affiliandosi o meno a determinati organismi, federazioni, ecc..

Se sei solo alla ricerca di un pezzo di carta pieno di dischetti, allora ti suggerisco di orientare la tua scelta verso altri lidi.

Se invece ritieni che quello che ti servono sono solide competenze spendibili nella tua attività cinofila, qualsiasi essa sia, allora sei il benvenuto e questo corso non ti deluderà!

Con esame superato positivamente:

  • sarai abilitato a partecipare all’esame di certificazione (attestazione di terza parte) secondo la norma UNI 11790 -Educatore Cinofilo. (costo dell’esame a proprio carico)
  • se invece vorrai operare con una ASD (associazione sportiva dilettantistica) questo percorso formativo è riconosciuto da un EPS (ente di promozione sportiva) riconosciuto dal CONI (attestazione di seconda parte). (costo dell’esame a proprio carico)

In caso di esito negativo dell’esame cosa succederà?

Premetto che l’obbiettivo di un formatore dovrebbe essere quello di portare il proprio allievo all’acquisizione delle competenze obbiettivo del corso e ad un esito positivo dell’esame.

Ciò non significa che il superamento del corso verrà regalato, ma ovviamente dovrà essere guadagnato dimostrando di essere in grado di superare le prove di esame previste.

Nel caso in cui questo non accada, si valuterà il motivo dell’insuccesso per capire a fondo le debolezze dell’allievo e sarà possibile quindi essere ri-verificati ad una prova di esame successiva, concordata insieme.


Ho letto il termine “piano di studi”, significa che il corso sarà solo teorico?

Assolutamente no!

Come è indicato nei dettagli del corso, il monte ore totale è suddiviso in egual misura tra teoria e pratica con i cani.

Nell’attività cinofila, qualunque essa sia, la teoria fornisce una solida struttura sulla quale costruire le proprie competenze sviluppando correttamente le abilità pratiche necessarie.

Altre ore saranno oggetto di e-learning, dove potrai studiare tranquillamente a casa tua, organizzandoti al meglio e sulla base dei tuoi impegni.


E’ possibile partecipare solo ad alcune lezioni del piano di studi?

No, anche se potrebbe essere vantaggioso economicamente per l’organizzatore, non è possibile partecipare solo ad alcune lezioni.

Il piano di studi, che prevede sia teoria che pratica, ha un filo conduttore che percorre il corso dall’inizio alla fine.

Anche se ti sei già formato come Educatore, Istruttore o Addestratore Cinofilo, la partecipazione a solo alcune giornate di formazione, non ti permetterebbe di comprendere a fondo il tema trattato in quella specifica giornata di lavoro.


Cosa significa APPROCIO MULTISPECIE?

Questa domanda richiederebbe ore per essere risposta in maniera esaustiva, ma qui cercherò di essere rapido ed essenziale per centrare l’essenza del concetto. (clicca qui per più info)

L’approccio “Multispecie” fornisce all’istruttore un’atteggiamento pragmatico, flessibile e possibilista che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.

Pragmatico (non praticone), perchè acquisirai gli strumenti necessari ad interagire con l’animale cane basandoti su dati oggettivi e pertanto rispettando la sua individualità.

Flessibile, perchè una volta compresi e padroneggiati i principi fondamentali, potrai lavorare con qualsiasi specie animale (ovviamente dopo averne studiato la sua etologia specie-specifica).

Possibilista, perchè una volta che avrai smesso di etichettare l’animale che hai di fronte ed avrai imparato a lasciare il tuo ego alle spalle, capirai che i limiti sono dati dal “fattore umano”.


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