Cerca.. cerca.. cerca… cerca…
Cerca.. cerca.. cerca… cerca…
Ora ti pongo una domanda:
Se il tuo cane sta già cercando perché ripeti di continuo questo segnale?
Lui sta facendo il suo lavoro (cercare) e tu continui a ripetere a raffica questo suono fastidioso!!!
Analizzando l’attività di ricerca secondo i principi dell’Analisi del Comportamento Applicata, il suono Cerca, (se usi questa parola come segnale per questo lavoro), è un SD che attiva il comportamento di ricerca precedentemente appreso. Pertanto ha senso dirlo unicamente una volta, all’inizio, sostanzialmente per dire al cane quello che dovrà fare. Fine.
Ripetendolo di continuo si genera un rumore di fondo che ha principalmente due funzioni di certo non desiderabili che sono:
- Deconcentrarlo da quello che è un lavoro mentalmente impegnativo;
- Renderlo dipendente da quel suono che diventerà poi necessario per lo svolgimento di quel lavoro, pregiudicandone l’autonomia di ricerca.
Ovviamente entrambi sono degli ostacoli che comprometteranno la qualità del suo lavoro.
Durante una fase di ricerca, sostanzialmente un conduttore ha tre compiti:
- Far si che la zona oggetto di ricerca venga ispezionata nella sua totalità;
- Leggere il cane ponendo attenzione ai primi C.O.B (change of behaviour);
- Aiutarlo se e quando è necessario.
Il comportamento di ricerca è per il cane, molto impegnativo mentalmente ed allo stesso tempo molto gratificante ma può capitare che, nella fase di allenamento vengano commessi degli errori.
Alzare i livelli delle difficoltà troppo rapidamente è uno dei più comuni e di conseguenza, il cane tenderà a scoraggiarsi ed a cercare aiuto nel conduttore per risolvere il suo problema.
Se in una sessione di addestramento hai involontariamente,impostato uno scenario troppo difficile per l’esperienza del tuo cane, questa si tramuterà in una ricerca troppo lunga per lui e di conseguenza il tuo cane si potrebbe scoraggiare. Di conseguenza potresti un po’ incentivarlo con l’uso della voce per riattivarlo, ma da qui a farlo diventare abitudine, se non ne sei consapevole, il passo è breve!
Sarà invece fondamentale pianificare con maggiore attenzione la sessione di lavoro successiva, per far si che il cane riesca ad avere successo in autonomia.
Nella fase di elaborazione delle emanazioni olfattive, il cervello del tuo cane è già particolarmente impegnato, produrre ulteriori stimoli sonori da dover decifrare non faciliterà di sicuro il suo compito.
Il cervello, per quanto rapido possa essere, riesce a processare in maniera adeguata un’informazione alla volta e quindi durante una ricerca lasciar lavorare quello del nostro cane con tranquillità è il favore migliore che possiamo fargli.
Quindi la prossima volta che farai ricerca con il tuo cane, ricordati di :
-
Stabilire le difficoltà proporzionali al suo livello di preparazione, affinché lui possa lavorare con successo in adeguata autonomia;
-
Rimanere in silenzio e concentrato sulle sue espressioni corporee.
Non dimenticare mai che, se nelle biblioteche si esige silenzio, ci sarà un motivo!
Buon lavoro!