Negli ultimi dieci anni in Italia, abbiamo potuto assistere alla diffusione esponenziale di alcune razze Retrievers come Labrador, Golden, Flat Coated ed ancor più recentemente anche il Nova Scotia ha visto un incremento numerico.
Questa diffusione sempre maggiore ha ovviamente risvolti sia positivi che negativi; se da un lato crescono gli estimatori e gli appassionati, dall’altro canto il rischio della perdita di identità che queste razze stanno correndo non può essere sottovalutato.
Parlo di perdita di identità perché, come ben saprete, i Retrievers sono razze da caccia, specialiste nel riporto in acqua, nello sporco ed in condizioni in cui una persona non riuscirebbe nel recupero, ed una delle loro peculiarità (che va addestrata ovviamente) è quella di essere condotti a distanza (handling) sul luogo del recupero del selvatico abbattuto o ferito.
Purtroppo però il motivo principale di questa massiccia diffusione non riguarda affatto questo impiego, la stragrande maggioranza di questi infatti svolge esclusivamente il ruolo di cane da compagnia.
Come è ben noto, la polivalenza di impiego che li contraddistingue, li ha visti eccellere in ambiti non venatori, come la ricerca sostanze, il soccorso nautico, la ricerca dispersi, l’assistenza ai disabili, la guida dei non vedenti e la pet-therapy.
Ben venga questo tipo di impiego ma non dobbiamo dimenticare che il cuore di un Retriever ha sempre battuto e batte ancora, soprattutto per la caccia.
La loro natura primaria di specialisti del riporto è accompagnata da una ottima versatilità che gli permette di essere impiegati anche per lo scovo della selvaggina alla stregua di uno Spaniel, ovviamente lo stile di cerca di un Retriever differisce da quello di uno Spaniel, ma se ne avremo coltivato il senso e la passione del selvatico la funzione verrà portata a termine con successo: provare per credere! Altro ambito di utilizzo venatorio in cui hanno enorme successo nei paesi scandinavi, come la Danimarca ad esempio, è l’impiego del Labrador come cane da traccia di sangue per il recupero di ungulati feriti.
In Inghilterra patria di origine per la selezione di Labrador, Golden e Flat Coated, l’attività venatoria più praticata è il Drive, dove questi cani vengono utilizzati per il recupero dei capi feriti ed abbattuti.
Nel nostro paese ovviamente questa forma di caccia non è né tradizionale né praticata, ma i nostri compagni Retrievers possono darci grandi soddisfazioni, non solo come ausiliari nella caccia in valle agli acquatici, ma anche nella caccia al colombaccio, al tordo, allo storno ed in tutte quelle forme di caccia di appostamento che possono essere praticate. Se ben educato il vostro Retriever non patirà affatto le lunghe attese nel capanno con voi, ma aspetterà calmo ed attento, sempre pronto per essere inviato in un recupero difficile.
Negli Stati Uniti la versatilità dei Retrievers la coltivano già da tempo, ad esempio moltissimi Labrador vengono usati come cani da cerca nella forma di caccia vagante (definita “upland”) al fagiano ed altrettanti vengono impiegati come cani da traccia di sangue. Inoltre, per capire la versatilità di queste razze, sempre negli USA vengono selezionati dei Labrador da ferma, ma di questo ne parlerò in un altro articolo…
E’ chiaro che non mi aspetto che un appassionato beccacciaio decida di optare per un Retriever, perchè quel tipo di caccia è troppo specialistica e richiede un cane specialista, ma il messaggio che vorrei far passare è che la passione venatoria in queste razze è ben presente ed anche gli allevatori di Retrievers non dovrebbero dimenticarsene mai, magari focalizzandosi un po’ meno su “spalle, toraci e teste”, ed un po’ di più su quelle che sono le doti caratteriali e venatorie di queste splendide razze.
Purtroppo a discapito di queste razze si è messa anche la pubblicità, andando a distorcere totalmente la loro immagine, trasformandoli in delicati batuffoli che corrono dietro alla carta igienica, quando in realtà un Retriever ben allevato è un cane rustico, adattabile ed intraprendente, capace di cercare per oltre mezz’ora un capo abbattuto molte ore prima e finito nel fitto più impenetrabile, uscendo poi felice e soddisfatto, anche se coperto di spini, con il “nostro” colombaccio ben saldo in bocca.
Questo articolo nasce con scopo informativo e divulgativo, per riallineare alla realtà originaria la figura delle razze Retriever che deve essere assolutamente tutelata da quella forma di degrado moderno che rischia di trasformarli in animali repressi ed obesi.
Nelle vene dei vostri Retrievers scorre la passione venatoria, non dimenticatevene e se deciderete di fargliela vivere ve ne saranno grati per sempre.
Ovviamente l’attività venatoria è una scelta individuale e culturale ad appannaggio di alcuni e non di tutti, e questo non è assolutamente un problema, l’importante è non dimenticarsi mai che i Retrievers sono razze da Lavoro e che hanno bisogno di lavorare insieme a voi per dare un senso ai loro giorni!